Che cos'è l'audio DTS:X? Come funziona?

Marco Villata | Pubblicato il 7/2/2023

Cosa è il codec DTS:X

DTS:X è una tecnologia introdotta per la prima volta nel 2015, e da subito è diventata la rivale più accreditata come l'unica rivale del formato Dolby Atmos, in quanto entrambe generano un audio surround tridimensionale basato su oggetti, ma a differenza di Atmos, che è nato prima nelle sale cinema, è stata specificatamente progettata per il mercato consumer e quindi all'uso domestico.

Bisogna ammettere che Atmos, mantiene un primato sia a livello di dispositivi che lo supportano sia tra le preferenze degli utenti, tuttavia DTS:X è ampiamente supportato nell'home cinema, con produttori Audio Video come Denon, Onkyo, Pioneer, Yamaha, e Sony che lo mettono a disposizione tramite i loro prodotti.

Ma cos'è il DTS:X, quali sono le differenze rispetto a Dolby Atmos e come è possibile fruirne appieno nel salotto di casa? In questo articolo abbiamo cercato di rispondere a tutte queste domande.

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Cosa è DTS:X?

DTS:X è un codec audio, che ha la sua peculiarità nell'essere basato su oggetti, questi oggetti possono muoversi all'interno della scena audio,quindi i suoni emessi non sono confinati in un singolo canale , ma possono muoversi intorno a chi ascolta lasciando maggiore libertà e libertà a chi si occupa di una colonna sonora nel posizionamento delle sorgenti sonore stesse.

A differenza di Dolby Atmos, il DTS:X non necessita si diffusori dedicati e separati "in altezza" per funzionare correttamente. E' in grado di adattarsi a ogni configurazione di suono surround, gestendo fino a 11,2 canali nel formato standard (altro discorso va fatto per DTS:X Pro che può supportare fino a 30,2 canali).

Quindi DTS:X da questo punto di vista è più duttile di Atmos, un'altro suo vantaggio è nel numero di oggetti programmabili che sono illimitati a differenza di Atmos che gestisce fino a 128 oggetti; a ben guardare il numero di oggetti è un plus poco rilevante in quanto è praticamente impossibile che vengano predisposti più di 128 oggetti sonori in una scena.

Altro vantaggio, non per gli utenti, ma per i produttori è che si tratta di un sistema Open Source, senza costi di licenza e privo di limitazioni.

Cosa è DTS:X Pro?

Nel 2020 DTS ha predisposto l'aumento del numero di canali da 11.1 a 30.2, e questo ha dato vita allo standard DTS:X Pro.

La buona notizia è che non è obbligatorio disporre di tutti i 32 diffusori per fruirne, gia come succedeva per il DTS:X standard, il numero di canali non è vincolante, ma è un'utile per un'esperienza immersiva più coinvolgente, quindi funzionerà con tutti i diffusori di cui dispone il vostro impianto, compresi i canali in altezza dei canali anteriori, surround e posteriori.

E' anche retrocompatibile, e grazie alla versione migliorata e aggiornata di DTS Neural:X, migliorerà i contenuti più vecchi, sia che essi siano DTS o di altro tipo, per ottimizzarli ai canali gestiti dallo standard.

Oggi, praticamente non esistono quasi AVR compatibili con questo formato, ed è possibile fruirne solo con dispositivi di alta fascia di aziende specializzate come Denon e Marantz.

Cosa è DTS Virtual:X?

A differenza del DTS:X standard, il quale è codificato nel contenuto, ad esempio un disco Blu-ray, il DTS Virtual:X è una tecnologia diversa che possiamo definire di post-elaborazione che viene gestita direttamente sul dispositivo, ad esempio soundbar comopatibili con Atmos possiedono questa capacità (Yamaha YAS-209 o la Denon AVR-X3700H).

Il fine ultimo di questa virtualizzazione è quello di offrire un'esperienza audio surround 7.1.4, senza necessariamente avere un sistema fornito dei diffusori aggiuntivi.

Il processo è simile virtualizzazione e in altezza del Dolby Atmos ed è compatibile sia con i contenuti DTS:X che con quelli DTS tradizionali più datati.

Un impianto domestico Home Theatre in grado di sfruttare tutti gli 11.2 canali di DTS:X

Come sfruttare DTS:X a casa?

La buona notizia: DTS:X è un sistema estremamente flessibile, chi tra di noi possiede un sistema audio surround ha già probabilmente tutto il necessario per farlo funzionare, bisogna semplicemente essere sicuri che il ricevitore AV dell'impianto supporti il formato.

Ormai possiamo dire che la maggior parte dei sintoamplificatori lo supporta di serie, compresi sorprendentemente anche modelli più datati. Se si dispone di vecchi modelli probabilmente sarà sufficiente aggiornare il firmware per renderli compatibili con DTS:X, quindi, prima di cambiare modello è bene verificare il sito del produttore per effettuare l'upgrade.

Come abbiamo visto precedentemente la presenza di canali in altezza no è necessaria, anche se può migliorare l'esperienza complessiva.

Il DTS:X è compatibile con le versioni precedenti?

Sì, come abbiamo già detto questo è uno dei suoi vantaggi.

Questo comporterà che non otterrete i vantaggi audio del DTS:X, ma potrete comunque riprodurre contenuti recenti su un sistema vecchio.

Contenuti DTS:X

Come abbiamo visto all'inizio DTS:X, contrariamente ad Atmos, è nato e si rivolge principalmente al mercato dell'home cinema.

Potrete trovare contenuti DTS:X si trova su dischi Blu-ray fisici. A differenza di Atmos però, già supportato da molti servizi di streaming DTS:X non sembra avere riscontrato il favore di questi ultimi, e, al momento, non risultano servizi (Netflix, Disney Plus etc) che lo supportino

Vantaggi e svantaggi del codec audio DTS:X

Pro del sistema DTS:X:

  • Tecnologia di decodifica avanzata che offre un'esperienza audio immersiva
  • Supporta una vasta gamma di canali audio, fino a 11.2
  • Compatibile con una vasta gamma di dispositivi, tra cui home theater, automobili e dispositivi mobili
  • Supporta la posizione del suono precisa, permettendo una localizzazione più precisa del suono all'interno del mix audio
  • Offre una migliore compatibilità con i contenuti audio multilingue

Contro del sistema DTS:X:

  • Richiede un hardware specifico per la decodifica, che può essere costoso
  • Non è supportato da tutti i produttori di contenuti audio e video
  • Non è compatibile con tutti i sistemi di home theater esistenti
  • Potrebbe richiedere una configurazione complessa per ottenere un'esperienza ottimale

Fonti

Aggiornamenti recenti

  • 07 febbraio 2023: pubblicazione della guida dedicata a DTS:X e DTS-X Pro.

Domande frequenti

Il DTS X è migliore del Dolby?

Qual è il migliore: DTS o Dolby Digital? Sulla base delle sole specifiche tecniche, il DTS batte il suo rivale con un bit-rate più elevato che promette un'esperienza cinematografica più realistica. Detto questo, altri fattori come il rapporto segnale/rumore e la calibrazione dei diffusori fanno sì che molti audiofili considerino il Dolby superiore al DTS.

DTS:X ne vale la pena?

Grazie alla sua avanzata tecnologia di suono surround spaziale, le cuffie sono in grado di riprodurre suoni che vi faranno sentire come se foste davvero nelle scene. Quindi, se siete fanatici del cinema, questo software vale sicuramente la pena.

Netflix utilizza Dolby o DTS?

Netflix funziona con il Dolby Digital Plus (DD+). Per verificare se l'audio di un film è compatibile con il DD+ è sufficiente consultare la pagina informativa di ciascun film. Il DD+ funziona tramite HDMI (dalla versione 1.3). Un altro requisito del servizio di streaming è una larghezza di banda di almeno 3 mega bites al secondo (download stream).

Qual è il migliore Dolby o DTS per i giochi?

Per quanto riguarda l'esperienza di ascolto, le cuffie Dolby Atmos per i giochi vincono ancora una volta. Questo perché il DTS ha una firma sonora più bassa rispetto ai modelli Dolby Atmos. L'audio spaziale ben bilanciato di Dolby Atmos offre un audio più chiaro per la migliore esperienza di gioco possibile.

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